Viale Regione Siciliana | Attivati i sensori anti-allagamenti

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La foto di copertina ce la ricorderemo in tanti, era il 15 Luglio quando a causa di una bomba d’acqua la città si era allagata.

Milioni di danni, polemiche, richieste di risarcimento.

Il comune di Palermo insieme ad Amap non sono peró rimasti con le mani in mano e si sono subito attivati per rimediare e imparare dagli errori.

Sono entrati in funzione i primi sette sensori, nei sottopassi di corso Calatafimi, viale Leonardo da Vinci e viale Lazio.
Altri stanno per essere installati in via Belgio e corso Pitrè, dove per una migliore alimentazione elettrica è stato necessario installare anche dei pannelli fotovoltaici.

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Il sistema di sensori, installato dall’Amap è stato testato nelle ultime 24 ore, in occasione dell’allerta gialla diramato dalla Protezione civile.
I sensori rivelano l’eventuale presenza di allagamenti nei sottopassi, inviando in tempo reale l’aggiornamento della situazione a una centralina unica, mentre alcune telecamere riprendono la situazione con aggiornamenti ogni 20 minuti.
Nei prossimi giorni si procederà a installare la segnaletica in corrispondenza di ciascun sottopasso in entrambi i sensi di marcia che riporterà la situazione di tutti i punti di attraversamento della circonvallazione.
Nel caso in cui anche in uno solo dei sottopassi dovessero essere riscontrate criticità, la segnalazione sarà inviata a tutti i segnalatori luminosi.

“In presenza di un allerta meteo – dice Alessandro Di Martino – l’Amap deve monitorare i punti più sensibili e soggetti al rischio di allagamento. Tramite questo sistema potremo effettuare il controllo da remoto con una migliore organizzazione del lavoro e un risparmio di energie, offrendo allo stesso tempo un tempestivo servizio di informazione ai cittadini per evitare che possano trovarsi bloccati all’improvviso”.

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Per il sindaco Leoluca Orlando è “un importante passo per la sicurezza del principale asse viario della città, consci del fatto che purtroppo eventi estremi sono destinati a ripetersi e che quindi è necessario attrezzarci quanto più possibile per informare e prevenire. Mi auguro che Amap con la consueta professionalità porti a termine l’installazione del sistema, ancora più necessario con l’avvicinarsi del periodo più piovoso dell’anno”.

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Il costo complessivo del sistema è stato di poco meno di 200 mila euro (Società EnterMed individuata con gara sul Mercato Elettronico) e alla fine della prossima settimana si avvia l’installazione dei segnalatori luminosi

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28 Thoughts to “Viale Regione Siciliana | Attivati i sensori anti-allagamenti”

  1. loggico

    Per il sindaco Leoluca Orlando è “un importante passo per la sicurezza del principale asse viario della città…

    ci vuole un coraggio da leoni!!!
    uncinnifuttiniente da sempre, strada ignorata al massimo, luce spartitraffico segnaletica..zero 8nterbenti per migliorsre visbilita..
    trazzera con molti autovelox ecco cosa è..

    per non scrivere di quell’ altro che si candiderà a sindaco..lassamu iri..
    mister chiudo tutto e sono bravissimo

    resisti palermo!!!

    dai orazio ti prego sento la necessita della tua difesa 🙂

    1. Palerma La Malata

      Mi metto in fila dietro loggico in attesa del prossimo spettacolino cabarettistico di Orazio. Intanto tengo pronti di popcorn e birra fredda.
      Viale Regione Siciliana: una delle autostrade urbane d’Europa più lunghe, più trafficate e, con le sue 4 carreggiate e 12 corsie, una delle più ampie. Un’autostrada urbana che dovrebbe avere decine e decine di sottopassaggi pedonali per permettere ai cittadini di camminare da est ad ovest e rimanere vivi; e invece i sottopassaggi esistenti non solo si possono contare sulle dita di una mano ma sono stati stupidamente realizzati con gli ingressi/uscite da sparticarreggiata a sparticarreggiata.
      Nelle città guidate da persone dotate di senso comune, competenza ed intelligenza, i sottopassaggi vengono invece costruiti con gli ingressi/uscite da isolato ad isolato.
      Un’autostrada urbana i cui i numerosi ingressi/uscite dovrebbero avere un nome proprio ed un cartello indicativo per informare gli automobilisti.
      E invece quello che si vede è il risultato delle storiche ed innate cecità, incompetenza, superficialità, disinteresse e braccino corto del Comune di Palermo.
      Ancora una volta il Sindaco Orlando quando dice è “un importante passo per la sicurezza del principale asse viario della città” indica a noi tutti quanto è limitata la sua visione di quello che dovrebbe essere un quadro urbanistico completo ed inclusivo di tutti gli elementi in gioco. Muovendosi lui sempre dentro un auto blindata ha dimenticato cosa significa essere pedone.

      1. loggico

        l’aiuola spartitraffico alla cala?
        direi perfetta sotto tutti i punti di vista, c’è anche un Codice della Strada rispettato, il verde ben curato.. mi piace tanto!!
        ma questo ancora di piu mi da fastidio, perche se solo si volesse viale regione potrebbe essere sicura e funzionale..
        e invece mi tocca guardare le foto e avvelenarmi la vita…

        la liberta di opinione è sancita dalla Costituzione, Orazio se lo ritiene giusto ( ora ci vuole ) puoi difenderli e lodarli, è un suo sacrosanto diritto.
        ci mancherebbe, io difendo la mia tesi, lui la sua

  2. peppe2994

    Visto che parliamo di viale Regione, è bene ricordare ogni tanto le vergogne di questa strada, peraltro in costante peggioramento. È possibile che non si riescano ad avere neanche i guard rail ? Quanto ancora deve continuare il profondo disagio di dover prendere la macchina per attraversare la strada perché mancano gli attraversamenti pedonali, o peggio per quanto le persone devono rischiare la vita attraversando viale regione ?

    L’ultimo intervento sulla segnaletica poi, è l’ultimo delirio della lista che riduce significativamente la sicurezza. Si vedono le peggiori stravaganze. In alcuni punti la segnaletica appena tracciata non si vede più, in altri coesiste segnaletica vecchia e nuova, e cosa ancora più grave non esiste segnaletica verticale che indica ai camion il divieto di occupare le prime due corsie. Questo è un fatto grave, a parte che nessuno capisce dove deve stare, i camion occupando le corsie da 2,75 metri invece che quella da 3,5 metri mettono a rischio la sicurezza degli automobilisti.

    Se poi parliamo dei sensori di allagamento c’è da stendere un velo pietoso. In un mondo normale, come peraltro fatto nei sottopassi di via Pitrè e corso Calatafimi, ma anche su tutto il passante ferroviario e la nuova viabilità ad essa collegata, si sarebbe provveduto a realizzare vasche di laminazione ed impianti di sollevamento, ma no….mettiamo il sensore e se si allaga niente, non si passa, tutti a casa e fermiamo la città.

    Questo intervento è incommentabile, peraltro la cosa ancora più grave è che sta passando come fosse una notizia positiva a favore dell’amministrazione comunale.

    1. danyel

      E ricordiamo a tutti che non hanno nemmeno finito di tracciare le strisce che delimitano le tre corsie .. Avevamo atteso anni per vedere la segnaletica orizzontale … ma, misteriosamente, si sono fermati poco dopo il ponte Corleone … chi può illuminarci su questo mistero?

  3. friz

    Orlando dice che è ” un importante passo per la sicurezza di Viale Regione…”… ma per piacere, finitela che siete ridicoli…
    C’è gente che ha rischiato di crepare quel giorno perchè le fognature non erano all’altezza ed ora i Palermitani dovranno pagare un mare di soldi di risarcimenti…
    Questa amministrazione comunale, capeggiate da un pessimo sindaco, è eccezionale nel produrre alibi, pessima nel produrre soluzioni concrete…. vorremmo sapere ad esempio se nel progetto del sottopasso di via Perpignano, quello che in teoria doveva essere realizzato parecchi anni fa, è stata prevista una fognatura decente, oppure se la fognatura è come quella degli altri sottopassi…. e se non è così, se attualmente si sta lavorando per un adeguamento del progetto della fognatura sottostante… e se stanno lavorando ad un adeguamento del progetto, lo dovrebbero fare velocemente per accedere ai finanziamenti del recovery found… mi piacerebbe avere una risposta seria, non mi interessano le risposte dei politici orlandiani e della gente che è alle dipendenze del sindaco… in altre parole la città vorrebbe risposte credibii, il parere dei buffoni non ci interessa….
    P.S. Spero possano sorgere a Palermo nuovi Martin Luther King, nuovi Mandela, nuovi Gandhi, nuovi Giovanni Falcone, nuovi Borsellino, nuovi Peppino Impastato… per difendere Palermo da una Vecchia classe politica che sta distruggendo la città e che è incapace di rilanciarla in maniera seria…. questi politici al governo di Palermo sono indiani che producono segnali di fumo… tanto fumo e poco arrosto…

  4. Binario

    Chi controllerà lo stato dei colori forniti da sensori? Orlando? Già lo vedo impegnato nell’osservare i cinque pallini…
    Comunque io non li definirei sensori anti-allagamento, ma anti-annegamento.

  5. Orazio

    I sensori sono collegati ad un semaforo. Quando si accende il rosso ti fermi, vuol dire che più avanti l’acqua è alta. Non vedo il motivo di tanta canea.

    1. friz

      ….se Palermo fosse stata ben amministrata ora avrebbe fognature decenti e in viale Regione Siciliana certi episodi non sarebbero mai accaduti… Palermo non è Venezia e viale regione Siciliana non è Piazza San Marco, non si può sentire che su Viale Regione dobbiamo convivere con l’acqua alta… in teoria un sindaco decente dovrebbe creare le premesse affinchè certi eventi da terzo mondo non debbano ripetersi mai più…. in teoria avrebbe dovuto creare una Task Force di esperti per trovare soluzioni serie… ma Orlando chi avrebbe inserito in questa ipotetica Task Force? Emiliano Arcuri, o Giusto Catania o l’architetto Li Castri? ….sì, potevano mettere Li Castri che già si era occupato del tram… andiamo… cerchiamo di essere seri… non si può continuare in questo modo… 🙂
      Oltretutto ci parli di una strada dimenticata da questo sindaco da tantissimi anni… in campagna elettorale avete gettato al vento tante belle parole promettendo mari e monti per Viale Regione Siciliana e poi invece non avete fatto nulla…. avevate promesso il Ponte Corleone, il sottopasso di via Perpignano, sovrappassi pedonali…. e siete stati capaci di perdere i finanziamenti per ciascuna di queste opere…. ed ora, se il M5S riesce a fare il miracolo, forse parte dei soldi del recovery found saranno girati per queste opere, se il M5S non ci riesce, penso che vi prenderete i fischi in faccia…. ma in ogni caso fa rabbia che a causa delle vostra inefficienza delle somme del recovery found che sarebbero servite per altre opere, debbano essere usate invece per opere di cui voi avete stupidamente perso i finanziamenti…
      …..e oltre viale regione, cosa mi dici dello svincolo del Forum? Mi riferisco a quello che avete promesso di realizzare centinaia di volte ma che mi risulta essere ancora chiuso…
      …..per non parlare poi della brutte figure che voi avete fatto fare a Mobilita Palermo, che, fidandosi dei vostri vani annunci, ha pubblicizzato mille interventi che voi non avete mai fatto…. siete stati anche capaci di provocare un danno di immagine a Mobilita Palermo…. ma più in generale direi che avete provocato un danno di immagine all’intera città…
      Buongiorno!

    2. loggico

      complimenti!! per l’osmosi oramai sei uguale a loro..
      a munizza per le strade? niente la mettiamo apposta per far fare le foto ai turisti..
      il traffico? almeno gli attori ci fanno i film…
      si allaga tutto? vabbe con caaaaalma ci metteremo un semaforo?
      pensarci prima? nooo i genti chi ponno dire che sperperiamo picciuli!!

      é tutto tremendamente normale
      un vero politico è cosi.. tu ci parri di ciciri e lui risponde fasoli..
      una mera battaglia persa

  6. belfagor

    Forse sono controcorrente ma considero la notizia positiva.
    Quello che però non accetto e che si scriva :
    “Il comune di Palermo insieme ad Amap non sono peró rimasti con le mani in mano e si sono …..subito attivati per rimediare e imparare dagli errori.”
    Che il problema esiste da decenni è un dato di fatto: non è la prima volta che la circonvallazione si allaga.
    Che ” l’amministrazione” comunale ,dopo anni di colpevole immobilismo, intervenga era il minimo.
    Forse ha spingere “ l’amministrazione” più che una maggiore sensibilità è l’inchiesta giudiziaria.
    Inoltre che il sindaco dichiari :
    “è un importante passo per la sicurezza del principale asse viario della città” è una pessima battuta.
    Ma il sindaco conosce la critica situazione del “ ponte Corleone” ?

    1. Palerma La Malata

      Anni 90: Comune di Palermo realizza Viale Regione Siciliana.
      2020, Sindaco Leoluca Orlando: [l’installazione dei sensori di allagamento nei sottopassi e dei segnalatori luminosi] “è un’importante passo per la sicurezza del principale asse viario della città”.
      Sì, belfagor, “non è la prima volta che la circonvallazione si allaga” ma tutto è bene ciò che finisce bene; dopo soli 3o anni impiegati dal Comune di Palermo i Palermitani hanno i primi 7 sensori anti-allagamento sul principale asse viario della città. Avrebbero potuto impiegarci ancora di più.

  7. walter

    Salve, se non sbaglio, negli anni 80 il sindaco Orlando Stralciò il contratto della ditta appaltatrice certa” Lesca Farsura” perchè non rispettava gli obblighi contrattuali, in pratica i lavori andavano molto a rilento etc.etc….risultato, la Lesca Farsura fallisce gli operai perdono il lavoro e mostrano i cartelli con la scritta: “Con la mafia si lavora, Viva Ciancimino”. Nel mirino c’erano Orlando e il suo vice Rizzo, nasce il D.L 24, dove vengono convogliate tutte le maestranze della ditta fallita più altri tecnici etc.etc.., cosa voglio dire, che se avesse lasciato l’appalto alla farsura se pur con mille problemi la circonvallazione sarebbe stata tutta finita compreso la Sopraelevata e lo svincolo Oreto. Pur riconoscendogli alcuni meriti, lui è la causa di tutti i mali di questa città. Saluti

  8. Irexia

    Credo sia il classico caso in cui tutti hanno ragione e tutti torto. La circonvallazione è una strada disgraziata, nata già sbagliata e cresciuta ancora peggio vuoi per i sottopassaggi stradali, ma anche quelli pedonali, per la mancanza di griglie per le acque meteoriche, per gli svincoli sorti negli anni e per la cartellonistica non aggiornata di conseguenza, se non addirittura assente, per le strisce invisibili delle corsie (con o senza quella di emergenza), per le rotatorie pericolose e quant’altro…
    Questo intervento a mio modo di vedere si qualifica come uno dai tempi di realizzazione certamente più brevi e dai costi certamente più ridotti dell’appaltare interventi strutturali come l’ammodernamento dell’impianto fognario e la costituzione delle vasche di laminazione, che, se messo insieme a questi detti sarebbe l’optimum, la sicurezza al 100%, ma che da solo è la soluzione che coniuga “minimo costo, massimo risultato”. Mi auguro sia solo il primo passo per il raggiungimento del 100%.

  9. Orazio

    https://palermo.mobilita.org/2020/01/14/riconversione-dellimpianto-di-depurazione-di-fondo-verde-in-impianto-di-pretrattamento-dei-reflui-afferenti-ed-impianto-di-rilancio-al-polo-depurativo-di-acqua-dei-corsari/

    Faccio un riassunto assai approssimativo, il riassunto di un non tecnico, che può essere lacunoso ma più o meno ci siamo e soprattutto usando concetti semplici mentre nell’articolo devono essere riportati rapporti tecnici dal linguaggio non sempre alla portata di tutti.

    Parliamo delle grandi infrastrutture idrauliche e si traggano le conclusioni in relazione all’alluvione di quest’estate cui molti fanno cenno.

    I finanziamenti per tutte le opere di sistemazione idraulica di Palermo CIPE sono del 2012, l’accordo quadro del 2013. Tutto (casualmente) sotto gestione Orlando (sottotitolo in braille per i non vedenti: i soldi vengono dallo Stato tramite la Regione, non li mette lui di tasca, poteva esserci pure un altro).

    L’idea originaria (ovviamente maturata prima) era di avere due bacini di raccolta e trattamento acque reflue. Il bacino nord con punto saliente l’impianto di Fondo Verde che doveva essere potenziato e collegato ad uno sbocco a mare in zona Isola delle Femmine.

    E il bacino sud con punti salienti il collettore sud-orientale e l’impianto di Acqua dei Corsari.

    La gestione delle riserva marina di Capo Gallo e Isola delle Femmine si è opposta allo sbocco a mare bloccando il progetto. Quindi si è dovuto decidere di far confluire le acque ad Acqua dei Corsari, anche quelle raccolte a Fondo Verde. Acqua dei Corsari risulta tecnicamente dimensionata per consentire la gestione delle acque di tutta Palermo.

    La visione complessiva del sistema è completata dalla possibilità, in caso di alluvione, di far defluire l’acqua di Fondo Verde pure sul collettore Ferro di Cavallo di Mondello.

    Il tutto è ovviamente completato da opere minori che permetteranno di convogliare reflui e acqua piovana dalle zone a monte (comprese via Leonardo Da Vinci alta) fino al depuratore di Acqua dei Corsari, intercettando gli scarichi delle zone Uditore, Noce, Zisa, Indipendenza, Vespri.

    Attualmente nell’impianto di Fondo Verde confluiscono le acque nere e quelle piovane di Partanna Mondello, Sferracavallo, Mondello e Tommaso Natale.

    Tra sovrapposizione di competenze (Stato, Regione, Comune, Commissario regionale, Commissario per la gestione del rischio idrogeologico), cambi di rotta (vedi sopra la posizione dell’Ente Riserva Marina) e ricorsi al TAR siamo ancora in mezzo ad una strada, che per lo meno comunque è tracciata.

    Qualcosa di certo mi sfuggirà però una cosa è certa: l’Italica gestione delle opere pubbliche soffre di troppe competenze, servirebbe che meno soggetti si occupino della gestione.

    Non si può parlare di immobilismo, anzi. Si sono mossi, solo che…

    Ringrazio la gestione per quest’articolo che, a partire dall’installazione di un semplice semaforo segnala-allagamenti sta consentendo di chiarire la realtà del problema degli allagamenti di Palermo.

    1. Orazio

      P.S.: se non mi sfugge qualcosa la competenza per la realizzazione di queste opere è da tempo in capo al Commissario Governativo contro il dissesto idrogeologico. Nè Comune nè Regione quindi.

  10. peppe2994

    Ecco, è successo di nuovo. Ennesimo allagamento all’altezza di viale Lazio, e non ha neanche piovuto molto. Strada chiusa, tutto a posto e niente in ordine.
    Resto fermamente convinto di come l’installazione dell’impianto di sorveglianza contro gli allagamenti sia un segnale, o meglio (forse) l’evidenza, di un pericoloso accontentarsi a ribasso, con il rischio, che l’amministrazione pensi di aver fatto bene e questo è inaccettabile.

    1. lazarus

      E voi continuate pure a farvi illudere da Orlando cioè sto fetente neoliberista !
      Strade enormi di quel tipo vanno gestite a regola d’arte e non a cazzo di cane.

    2. Irexia

      Volevo appunto sapere se questo nuovo sistema fosse entrato in funzione in occasione delle piogge di questo weekend…

      1. belfagor

        Cara Irexia, tale progetto non serve per prevenire gli allagamenti dei sottopassi ma semplicemente a chiuderli quando piove per evitare la tragedia di qualche mese fa. .
        In medicina si parla di terapia sintomatica, cioè si cura il sintomo ma non la causa. E’, in altre parole , un palliativo.
        Meglio questo che niente.

        1. Irexia

          Belfagor l’abbiamo capito!
          Ho infatti chiesto se in occasione delle ultime piogge che hanno generato allagamenti per le strade e nei sottopassaggi con pericolo per l’incolumità degli automobilisti, questi semafori, che dovrebbero bloccare il traffico e fermare le auto prima di farle tuffare nel fango, fossero entrati in funzione.

          1. loggico

            non.ci sono semafori e chissa se mai ci saranno..
            c’era la polizia municipale nel sottopasso “lazio” in direzione catania,
            non visto agenti in direzione trapani.

            ad ogni modo le corsie erano allagate ma non come quella famosa circostanza del miracolo

        2. belfagor

          “Nel caso in cui anche in uno solo dei sottopassi dovessero essere riscontrate criticità, la segnalazione sarà inviata a tutti i segnalatori luminosi.”
          Effettivamente non c’è scritto che verranno istallati dei semafori ma dei segnalatori luminosi non meglio precisati.
          Forse il Comune dovrebbe chiarire meglio questo concetto.
          Da quando sono stati installati tali sensori, per due volte i sottopassi si sono allagati ( l’ultima volta proprio ieri ) e non si sono visti ne semafori ne “ segnalatori luminosi” ma solo delle pattuglie di polizia municipale che hanno dirottato il traffico.
          Sono questi i “ segnalatori luminosi” ?
          Prima di dare giudizi su questo provvedimento aspettiamo qualche giorno, Infatti nel sito del Comune si comunica che :
          “Nei prossimi giorni si procederà a installare la segnaletica in corrispondenza di ciascun sottopasso in entrambi i sensi di marcia che riporterà la situazione di tutti i punti di attraversamento della circonvallazione”.
          Speriamo bene.

  11. loggico

    caro peppe, orazio lo ha gia spiegato, la competenza è del sindaco di canicattini bagni che con delibera 34/568 del 28.09.1989 si doveva prendere carico dell’ impianto di sollevamento acque cosi come disposto dal consiglio europeo che si era riunito propio per l emegerza alluvione a palermo..
    orlando non c’entra!!
    purtroppo qua siamo tutti uno piu cosa inutile dell altro e non possiamo capire.. non capiamo mai niente!!

  12. Orazio

    Qualcuno fa confusione o per scarsa capacità di lettura dei fatti oppure proprio deliberatamente.

    Si è parlato di grandi opere idrauliche, quelle cioè che impediranno (se e quando realizzate) che interi fiumi di acqua, detriti e rifiuti si riversino a valle. Gli stessi fiumi che oggi e da decenni non possono essere smaltiti né dai tombini, che peraltro si intasano subito per via appunto dei detriti, nè dagli impianti di sollevamento che pure esistono nei sottopassi della circonvallazione.

    Ma i più lo avevano capito, il sottotitolo è per chi ama abbaiare alla luna.

  13. loggico

    le aiuole dalle quali il fango con la pioggia si riversa dei tombini quella è pure competenza di bruxelles vero?
    orazio ogni tanto, no sempre, ogni tanto passaci da viale regioe siciliana e poi scrivi miagolando al sole…

  14. punteruolorosso

    ci vorrebbe il mose

  15. BELFAGOR

    L’ ALLUVIONE DEL 2020: NESSUN RESPONSABILE
    Sono passati più di quattro anni da quando un violento nubifragio allagò mezza città: non ci furono morti solo per un miracolo.
    Milioni di danni, polemiche, richieste di risarcimento.
    Finalmente è arrivata la prima sentenza : la “bomba” d’ acqua del 15 luglio 2020, secondo i magistrati, fu un evento imprevedibile ed eccezionale e perciò….nessuna responsabilità.
    La quinta sezione civile del tribunale di Palermo ha accolto il ricorso presentato dal Comune contro la decisione del giudice di pace che, a novembre 2023, aveva accolto la richiesta di risarcimento avanzata dalla proprietaria di una delle auto sommerse dall’acqua in viale Regione dopo un’ acquazzone che aveva trasformato la Circonvallazione in un fiume.
    “I pluviometri dislocati nell’area di Palermo – si legge nella sentenza – hanno registrato che in circa 2 ore sono caduti tra i 120 e i 134 millimetri di pioggia, coinvolgendo un’area estremamente localizzata di circa 12-15 chilometri quadrati”.
    Considerando che nel mese di luglio normalmente non si superano i 40-50 millimetri di pioggia e che nelle 3 ore del nubifragio di Palermo sono caduti quantitativi di pioggia paragonabili a quelli che in media si verificano in un intero mese del periodo invernale, il giudice ha sentenziato che …” non ci sono responsabilità da parte del Comune di Palermo”, allora “amministrato” da Leoluca Orlando Cascio .
    Poco importa che il presidente dell’Ordine dei Geologi di Sicilia, dopo il nubifragio, aveva dichiarato:
    “La zona colpita dal nubifragio , ovvero uno degli assi viari principali per l’accesso alla città di Palermo, nel corso degli anni ha più volte manifestato un’evidente carenza nella capacità di deflusso e smaltimento delle acque, anche per eventi di minore intensità, dando luogo all’allagamento della sede stradale ed in particolare dei sottopassi, che puntualmente si trasformano in piscine a cielo aperto, con tutte le gravissime e consequenziali ricadute sulla circolazione.”
    Il presidente dell’ Ordine dei Geologi, era stato ancora più duro quando era sceso nei particolari :
    ” La mancanza di una adeguata manutenzione delle reti fognarie e di tutte le reti di deflusso e scarico delle acque, l’assenza di una verifica puntuale sullo stato di equilibrio tra opere infrastrutturali e assetto idrogeologico del territorio, il mancato monitoraggio di aree che reiteratamente esibiscono significative difficoltà rispetto ad eventi meteorici straordinari e non, la tanto attesa e mai ultimata realizzazione di adeguate opere di captazione delle acque provenienti dalle aree poste a monte del tessuto urbano sono certamente alcune delle cause che hanno determinato ed amplificato il drammatico evento di ieri”.
    Ma per il giudice tutto questo non è stato determinante.

    P.S. Alla fine la “mala amministrazione” non è stata responsabile: la colpa è del… Fato ( sob!!!!).

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